PIAZZA (da R.Raffaelli)
E’ questo un piccolo, ma antichissimo paese, composto di 35 case, con 32 famiglie, e 180 abitanti. Un tempo dicevasi anche Pieve di S. Pietro di Castello. Dopo il 1376 si appellò Comune Plebis Castelli, in cui era compresa la villa di Sala, detta del Vescovo, per essere stata fino dal secolo VII, signoria di Walprando Vescovo di Lucca, figlio di Walperto, il quale lasciò per testamento alla Mensa Vescovile lucchese, fra gli altri beni che possedeva nell’alta Garfagnana, la sua villa di Sala.
Da Carlo IV nel 1376 è chiamata: Castrum Sale Episcopi.
Piazza giace poco sopra la confluenza dei due fiumi di Soraggio e di Minucciano. Era quella l’antica Pievania da cui dipendevano tutte le chiese della Garfagnana superiore,appartenenti alla Diocesi di Luni-Sarzana; la quale era circoscritta, sulla destra del Serchio, dal fiume del Poggio; e sulla sinistra dal torrente Covezza, che scorre nei pressi di S. Romano.
Una Bolla di Eugenio III del 1149 ed un’altra d’Innocenzo III del 1202, confermava a Gualtiero tutti i diritti ed i beni, ec. fra i quali la Pieve di Castello e di Castelvecchio (1) col suo distretto, e giurisdizione spirituale, mentre il dominio civile per alcuni di quei luoghi fu donato al Vescovo di Lucca dall’Imperatore Arrigo VI, con privilegio del 20 luglio 1194, confermato poi da Ottone IV ed anche da Carlo IV nel 1355.
Una numerosa consorteria di nobili lucchesi nel 1278 prometteva fedeltà e vassallaggio a Paganello Vescovo di Lucca per il Castello e Corte di Castelvecchio, il quale, per lo spirituale, era soggetto (come si è visto) a Luni-Sarzana.
La Pieve di Piazza allora era matrice di 30 chiese non compresa la Plebanale, cioè di S. Biagio a Petrognano, di S. Michele nel paese omonimo, di Santa Margherita a Gragnana (Cappellania curata sottoposta al Parroco di Nicciano), di S. Donnino nel paese omonimo, di S. Antonio Abbate a Ponteccio (Cappellania curata dipendentemente dal Parroco di Magliano, coll\’annessa di Gragna), della Maternità oggi Natività a Capoli (Cappellania della chiesa di Varliano Parrocchiale di Giuncugnano), di S. Giacomo a Camporgiano (Prioria), di S. Cassiano a Dalli di Sopra, di Santa Sabina a Dalli di Sotto (sussidiale della Cura precedente), di S. Matteo a Nicciano coll’annessa di Cortia, di S. Vincenzo ed Anastasio nel paese che porta il nome di S. Anastasio (Arcipretura), dell’Assunzione a Borsigliana, di S. Leonardo a Cogna, di S. Tommaso a Casciana, di S. Pellegrina e Santa Felicita a Cascianella, di S. Gio. Battista a Orzaglia, di San Gio. Battista a Caprignana, di Santa Maria Assunta a Puglianella, di S. Romano nel paese omonimo (Propositura), di S. Bartolommeo a Roggio, di Santa Maria Assunta a Vitoio, di S. Lorenzo a Vagli di Sopra, di S. Regolo a Vagli di Sotto, di S. Stefano a Roccalberti, di S. Lorenzo a Verrucole, coll\’annessa di Vibbiana, di Santa Croce a Naggio, sussidiale di S. Romano, e di S. Giovan Battista a Livignano.
Note
(1) Gualtiero, secondo di questo nome fra i Vescovi di Luni, giusta l’Ughelli, II De Rossi ed il Semeria, successe a Rolando nel 1193. Un documento peraltro del Codice Pallavicino del 5 dicembre 1190 (se pur non è erronea la data) potrebbe far credere che succedesse invece a Pietro, il quale era ancor Vescovo il 16 gennaio di detto anno 1190. Comunque sia la cosa, è positivo che Gualtiero era Vescovo di Luni nel 1202, e resse la Diocesi fino al 1213. Ebbe però a soffrire continue agitazioni e inquietudini per le frequenti lotte ed invasioni nel territorio della medesima de’ Genovesi, dei Pisani, e più ancora per le pretese dei Sarzanesi; i quali venuti in amore di libertà e d’indipendenza dalla soggezione dei Vescovi quanto al principato civile, gli accagionarono incessanti molestie, onde n’ebbe di assai infiacchita e scemata la civile podestà, ed i feudali diritti. Durante il suo Episcopato, e precisamente nel 22 aprile 1201, venne decretata la traslocazione della Sede Vescovile dalla città di Luni in quella di Sarzana, lo che effettuavasi nel giorno 13 giugno del successivo anno 1202.