Petrognano

PETROGNANO (da R.Raffaelli)

Qui poco avremo da osservare, trattandosi di un piccolo paesetto, composto di 18 case unite, con 6 sparse nella campagna, che contengono 24 famiglie, e 138 abitanti; i quali nel 1600 erano solamente 60, e 108 nel 1832.
La sua chiesa curata, sotto il titolo di S. Biagio, dipendente dalla Pievania di Piazza, è situata sopra una rupe di gabbro rosso diallogico, della cui roccia sono formati i monti conici che sorgono lungo il Serchio fino a Sambuca.
In tempi più antichi s’innalzava dallo stesso luogo una Rócca, di cui non abbiamo potuto trovare l’origine. Solo sappiamo che alcuni sostengono essere quella Terra il Feudum Petronianum della Tavola Velleiate; ma la sola consonanza del nome non è argomento per noi a spacciare tale opinione come cosa certa. 
Possiamo invece asserire che nei secoli XII e XIII pagava un qualche censo alla Sede Apostolica. Quindi n’è fatta memoria nel Registro di Cencio Camarlengo fra i luoghi tributarii della Corte Pontificia. Dall’Archivio Fiorentino poi rileviamo che il Comune e gli uomini di Petrognano spedivano a Firenze il 5 giugno 1430 ambasciatori con regolare mandato, incaricati di offrire alla Signoria il paese, ed invocarne la protezione e difesa.
Posto com’è sulla riva sinistra del Serchio, fino dal 1571 vi fu gettato un ponte di legno, che nell’anno 1680 venne rifatto in pietrame con due piccoli archi; ma non potendo servire per più ragioni alla nuova strada ruotabile provinciale, fu demolito, e se ne costrusse in sua vece dall’Ingegnere Telesforo Bertoni un altro bello e spazioso ad un solo arco, avente una corda di 27 metri, ed elevantesi metri 17 sopra la piena media del fiume.
Petrognano è distante da Castelnuovo chilometri 13,424; da Camporgiano 5,591; e 2,154 dal suo capoluogo.
Continuando il nostro cammino, sempre sulla via provinciale, dopo aver percorso il breve tratto di 1231 metri, saremo a S. Donnino.