COMUNITA’ DI CASTIGLIONE (da R.Raffaelli)
Le terre che la compongono, oltre il capoluogo, sono Marcione, Cerageto, S. Pellegrino, Valbona, Chiozza, Campori, Pian di Cerreto, e Mozzanella, aventi 765 case, 637 famiglie, e 3526 abitanti. Confina a levante ed a mezzogiorno con quella di Pievefosciana, a ponente coll’altra di Villa Collemandina ed a settentrione colla Provincia di Modena per una linea di chilometri 10,297 (1).
I prodotti de’ suoi terreni nella parte inferiore sono uguali presso a poco a quelli degli altri paesi già descritti; ma nella superiore la principale risorsa consiste nelle castagne e nel bestiame, di cui si hanno in tutto il Comune ben 3000 capi. Difatti le vaste pendici e le cime dell’Appennino sono coperte di estesi castagneti, di boschi di faggi di alto fusto, e di stupendi pascoli per le vacche e le pecore, che danno latte squisito, e quindi eccellenti formaggi e ricotte.
In quelle vaste boscaglie nel secolo XVI eranvi ancora degli orsi, come ne fa fede la lettera seguente, scritta dal Duca Ercole II, il 25 agosto del 1550, al Dott. Niccolo Zanelli da Lugo Commissario della Garfagnana.
«Questa venuta nostra in Garfagnana sarà, piacendo a Dio, alli otto o dieci del mese che viene: havressimo charo di vedere una cazza de’ orsi, li quali intendemo che in questi tempi delle uve discendano dalla sommità delle Alpi; et perché avemo inteso che a quelle bande ve se ne trova, et in gran copia, et che vi sono cazzatori a posta per simile exercitio, et massime a Castiglione, castello dei Signori Lucchesi, volemo che facciate cercare in quei dintorni li circonvicini se vi fosse comodità di fare una cazza in questa nostra venuta, alla quale potessimo avere spasso, et che sopra tutto se vi potesse andare a cavallo, et per tale effetto manderete su le Alpi di S. Pellegrino et in tutti quei contorni, facendo usare ogni possibile diligentia perché ne sia posta una all\’ordine se si potrà, acciocché quando saremo per quelle bande la trovamo in essere. Et tanto exeguirete. Bene valete. Hercules Dux Ferrariae (2)».
Le grandi macchie e le pasture, che abbiamo accennato, sono in gran parte di proprietà del Comune. Oltre di queste, possiede il Palazzo Municipale, il Casone di Profecchia sulla via Nazionale (3), e diversi molini dati ad enfiteusi; sicché i suoi redditi patrimoniali ascendono a L. 5100 all’incirca, somma che poche Comunità del nostro Circondario possono raggiungere, e che diverranno sempre maggiori con una buon\’amministrazione, in grazia del forte aumento dei prezzi de’ legnami e del combustibile.
In antico amministravasi da un Parlamento di 60 individui, che si adunavano diverse volte l’almo per provvedere ai pubblici bisogni. E alle decisioni di codest’Assemblea si debbono i Legati Pii che anche attualmente vengono soddisfatti a carico del Municipio. Come documenti della Religione de’ nostri padri li accenneremo.
1. Festa annuale di S. Paolo (30 giugno) nella Chiesa di S. Pietro (4).
2. Festa de’ SS. Fabiano e Sebastiano (20 gennaio) (5).
3. Festa di S. Paolino Vescovo di Lucca (12 luglio) (6).
4. Festa di S. Rocco (16 agosto) (7).
5. Festa di Sant’Anna (26 luglio) nella chiesa di S. Michele (8).
6. Festa di S. Pellegrino (1 agosto) (9).
7. La prima Domenica poi di gennaio devesi offrire, inter Missarum solemnia, in perpetuo alla Vergine del Rosario 10 scudi da Cappelloni 25, ossiano Ital. L. 23.40; e provvedere per cinque sere consecutive a quanto occorre alla esposizione del Venerabile, per le quali funzioni somministra 3 libre e mezzo di cera ed una d’incenso (10).
8. Il 6 marzo deve cantarsi una messa all’altare della Vergine stessa (11).
Come possesso lucchese Castiglione aveva l’Estimo del 1803; ma venne poi riformato sulle basi di quello del rimanente della Garfagnana nel 1819, quando il Duca di Modena Francesco IV prendeva in affitto quella Comunità per l’annuo canone d’Ital. L. 16,000 (12).
La sua rendita imponibile coll\’attuale Catasto è di scudi 30,577.21; ed i contribuenti sono 678.
Il Bilancio Comunale per l\’anno 1877 porta i seguenti estremi:
1. Entrate ordinarie ………………….. L. 8806.57
2. Spese ordinarie……………………. \” 9970.75
3. Differenza in meno……………….. \” 1164.18
4. Sovraimposta . …………………… \” 6915.82
Essendosi poi rinnovata la Esattoria, come negli altri luoghi, la somma presunta dalla Finanza per la riscossione annua è di L. 35.457.61.
Gli elettori amministrativi ascendono a 122, ed a 40 i politici.
Avvi una scuola maschile e due femminili, oltre diverse altre, dette paterne, nei paesi circonvicini.
Tre sono le strade principali che traversano il territorio Castiglionese, cioè:
1. La nazionale Livorno-Mantova, che fronteggia gran parte del Castello, e prosegue per l’Appennino, ove raggiunge la Foce delle Radici, dopo 24 chilometri.
2. La mulattiera, che da Campori pel monte di Chiozza guida a S. Pellegrino, aperta nel 1750 (coll’intendimento che fosse ruotabile) e denominata dall’Ingegnere che la ideò si malamente Strada Vandelli. Ha essa una lunghezza di chilometri 15,500, partendo da Castelnuovo, e traversa l’Appennino presso al primitivo varco apertovi nell’anno 1077, all’altezza di metri 1627, sul livello del mare (13). Discendendo dalla parte opposta, dopo breve tratto, raggiunge la nazionale in prossimità di un luogo denominato i Fontanini.
3. La nuova ruotabile obbligatoria, recentemente costrutta che staccandosi da Pontardeto presso la sponda destra del fiume, raggiunge il confine della Comunità di Villa Collemandina all’estremo settentrionale del piano di Cerreto, ove dicesi alla Bottegaccia, ed arriva a quel capoluogo.
Per accedere da Pieve Fosciana a Castiglione per la via nazionale, varcato appena il fiume a 4 chilometri da Castelnuovo, vedisi in faccia un piccolo villaggio che si noma Marcione.
Note
(1) II confine del Comune di Castiglione si parte da Montalbano, e con una linea quasi orizzontale traversa quello di Pievepelago, Provincia di Modena, nei luoghi denominati il Diaccio de’ Ladri, la Bocca Bella, la Bocca del Fornello, e il Cardosello; quindi con una curva entra nelle terre di Frassinoro, e scende per la Costa del Landi fino al territorio di Fontanaluccia e Mistioso, e si distende, salendo il Girone, fino al Giovarello. Da quel punto con dolce pendenza va in quel di Gazzano, e pel monte delle Forbici Vecchie e Nuove raggiunge la Marinella. E qui volgendo a ponente si unisce alla Comunità di Villa Collemandina con una discesa irregolare fino al fiume di Sassorosso e quindi risale all’altezza di quel paese. Tocca poi la Marina, la Frana, il Colle di Cesa, il Monte Alto o Colle di Prato, il monte di Val di Luce o delle Vetrici, il monte Aquilato o Val di Forca, il Prunaccio a 1100 metri sul mare, il monte Sopello, il Crociale di Saldaia, il monte Medicina, e la prima e seconda parte del monte Castro. Da Sassorosso poi, passato il Rio di Val di Forca, va con giro obliquo al monte di Notte, e discende a Catacciano, e Carpineta. Traversato quindi il canale di Pian di Cerreto, raggiunge il fiume di Mozzanella, e con una curva assai pronunziata tocca il colle della Piella, entrando così nel Comune di Pievefosciana, dopo aver percorso un tratto di chilometri 12,705. Di qua piegando a mezzogiorno, e drizzandosi poscia a levante, gira largamente sotto Pian di Cerreto, tocca Pontardeto all’ala destra del Ponte, e serpeggiando lungo il fiume di Castiglione monta nei dintorni di Campori, e si dirige al Ponte del Sillico, ove risalendo sulla destra il corso del fiume torna a congiungersi al punto di partenza sul Montalbano con una linea di chilometri 19,080.
Chi bramasse notizie più dettagliate sugli antichi confini a nord e ovest della Comunità di Castiglione, non avrebbe che a consultare i documenti relativi dell’Archivio di Stato Lucchese, dai quali sappiamo che nel giorno 23 agosto del 1491 furon collocati i termini che la separavano da quella di Massa-Sassorosso; e che il 27 settembre si venne, per lo stesso motivo, ad un amichevole accomodo con Mistioso, e Fontanaluccia, allora denominata Fontana Lucia.
(2) Archivio Governativo di Castelnuovo.
(3) Quel fabbricato erasi eretto dal Governo di Modena negli anni 1845-46 per comodo dei lavoranti quando costruivasi la strada delle Radici. Fu poi posto in vendita dal Demanio, ed acquistato dal Municipio di Castiglione il 6 giugno del 1872 per ital. L. 3725. Dista dal Castello chilometri 17,60, ed è alto metri 1350 sul livello del mare.
(4) Decreto del Parlamento 18 giugno 1474. Lib. de\’ Parlamenti; fogl. 74, carte 171.
(5) Idem, 18 settembre 1463.
(6) Idem, 15 luglio 1498. Fogl. 108.
(7) Idem, 10 marzo 1531. Carte 23.
(8) Idem, 16 agosto 1602. Fogl. 252 e 253.
(9) Idem, Idem.
(10) Idem, 20 gennaio 1631. Carte 41.
(11) Idem, 6 marzo 1741.
(12) Nell\’Archivio Lucchese esiste un antico Estimo di Castiglione del 1443; cui va unito un quadernetto del secolo XVI contenente l’estratto di altro Estimo del 1392.
(13) Secondo la livellazione fatta dal Colonnello Carandini di Modena.