PALLEROSO (da R.Raffaelli)
Era detto in antico Palliarosa. Giace sulla cima del monte Perpoli, a settentrione del paese di tal nome, ed a levante di Castelnuovo, sulla destra del Serchio, che gli scorre alla base. La sua altezza sul Mediterraneo è di metri 525, misurata al piede del campanile.
Ha chiesa parrocchiale sotto il titolo di S. Martino, rammentata nella Bolla del 1168 di Papa Alessandro III, e nel catalogo delle chiese della Diocesi di Lucca del 1260.
Nell’Archivio Arcivescovile di Lucca esiste un monitorio spedito al Comune di Palleroso nell’anno 1384, perché restituisse il possesso di certi beni della chiesa parrocchiale ad alcuni monaci conversi ed oblati di quel paese, onde potessero sostentare la vita.
Nel 1383 Palleroso fu occupato da Pietro di Giovanni da Fosciano; ma in seguito ritornò ai Lucchesi (1). Indi passò agli Estensi; e nel 1603 fu nuovamente assalito e preso dai Lucchesi, posto a sacco, depredata la chiesa, spogliati gli altari, esportate persino le campane, e poscia incendiato con quanto era nei suoi dintorni (2). In appresso ne furono restaurate le mura, e dal Governatore della Provincia, Conte Ricci, ridotto in. condizioni di migliore difesa, colla costruzione di una porta avente una torretta al di sopra.
Palleroso conta 43 case unite e 70 sparse per la campagna, compresi i fabbricati colonici, con 55 famiglie e 288 abitanti, de’ quali soli 163 uniti entro al castello, distante da Castelnuovo chilometri 4,500. Nel 1600 aveva una popolazione di 240 anime. Il suo territorio abbonda specialmente di castagne, senza escludere per altro i raccolti del vino, dei cereali, dei bozzoli ec. Confina a levante, in tutta la sua estensione, colla Comunità di Fosciandora, da cui è diviso dal Serchio; da ponente con Castelnuovo e con Montaltissimo appartenente alla Comunità di Molazzana; ed a mezzogiorno con Perpoli, che fa parte del Comune di Gallicano. Una strada someggiabile, in pessimo stato, unisce Palleroso al suo capoluogo di Comune e di Mandamento.
Quando Alfonso IV venne in Garfagnana l\’anno 1659, visitò Palleroso il 29 di agosto, invitato dal parroco Vitali; il quale, avendo accolto e ricolmato di ogni possibile attenzione il proprio Sovrano, fu da questi chiamato nel 1661 alla carica di Vicario Generale nella città di Reggio.
NOTE
(1) Di questo paese esistono nell\’Archivio di Lucca due Estimi, compilati il primo .nell’anno 1554 ed il secondo nel 1587.
(2) Bonini, Memorie manoscritte.